“In inverno il rischio in Europa di contagio del virus Zika è basso, ma potrebbe aumentare in primavera ed estate”. Queste le parole di Roberto Bertollini, rappresentante dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) presso l’Unione Europea durante un’audizione alla Commissione Ambiente del Parlamento Europeo. “La zanzara della febbre gialla (Aedes aegypti), possibile vettore del virus Zika, è presente solo nella parte Est del Mar Nero, ma anche la cosiddetta ‘zanzara tigre’ può trasmetterlo”, ha spiegato Bertollini, ricordando che si tratta di “un insetto presente in Italia, Grecia, Croazia, Spagna e nel sud della Francia”.
Il rischio c’è
Il rappresentante Oms ha spiegato che questi insetti potrebbero trasmettere la malattia “pungendo una persona affetta da Zika, magari proveniente da uno dei Paesi toccati dall’infezione e successivamente pungendo altre persone sane”. Bertollini ha ricordato che ad oggi le sole raccomandazioni Oms rivolte ai cittadini europei che dovessero viaggiare nei Paesi dove è presente il virus Zika sono quelle di proteggersi dalle zanzare con i metodi tradizionali, ovvero repellenti e zanzariere. Ad oggi risultano essere circa 1,5 milioni i casi di persone infette da Zika, mentre per quanto riguarda il Brasile, uno dei Paesi più colpiti, solo un quarto dei casi di neonati affetti da microcefalia sono stati confermati come causati dal virus.