La depressione cambia volto: tra i giovani si chiama Hikikomori e arriva un test per le donne incinte

depressioneGiovani sempre più malati nell’anima. Crescono i casi di ragazzi depressi, di adolescenti con forti disagi psicologici spesso collegati all’uso di sostanze stupefacenti e nuove forme di malessere tra i teen-ager come il singolare fenomeno ‘Hikikomori’, nato in Giappone e che ora conta migliaia di casi anche in Italia. E’ una depressione diversa, soprattutto nel mondo giovanile, quella sulla quale gli psichiatri del mondo puntano i riflettori e di cui hanno parlato gli esperti riunitisi in occasione della Conferenza Internazionale ‘Depression: State of the Art 2016’, organizzata all’interno della Città del Vaticano con il contributo non condizionato dell’azienda Lundbeck.

I nuovi adolescenti depressi
Gli ‘Hikikomori’ sono ragazzi che, ad un certo punto, decidono di tagliare i ponti con il mondo esterno, verso il quale sviluppano fobia ed odio, rinchiudendosi letteralmente nella propria stanza o casa per mesi o anni, avendo come unico collegamento col mondo la Rete. In Giappone, dal 2000 ad oggi, i casi noti sfiorano il milione, ma anche in Italia il fenomeno e’ in allarmante crescita: i giovani Hikikomori nel nostro Paese, secondo stime recenti, sarebbero tra i 20 ed i 30mila.

Linee guida per le donne incinte
In America, le autorità sanitarie hanno appena emanato delle nuove linee guida in base alle quali ogni donna donna incinta verrà sottoposta a test psicologico per verificare se soffre di depressione durante la gravidanza o dopo il parto: l’obiettivo e’ evitare rischi sia per le neo-mamme sia per i loro neonati.

I numeri 
La depressione, rappresenta una vera e propria emergenza: è la più diffusa malattia al mondo e secondo le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità, solo nel 2015, la depressione ha interessato 350 milioni di persone, più dell’intera popolazione degli Stati Uniti (che conta 321 milioni di abitanti). Secondo le stime, ogni anno circa un milione di persone si toglie la vita a causa di questa condizione. E ad essere colpiti sono sempre di più anche gli anziani, che registrano un rischio doppio di patologia depressiva e suicidio. Le persone anziane con depressione sono inoltre più spesso bersaglio di infarto (dal 30 al 60% dei casi), malattie coronariche (sino al 44% dei soggetti), cancro (sino al 40%) e forme di demenza come Alzheimer e Parkinson (circa il 40%).

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