#lsea2024

Patient
Partnership Day

Lorenza De Martinis

Sensibilizzare, formare e informare la popolazione aziendale sono state le tre parole chiave su cui si è basato l’evento del “Patient Partnership Day” realizzato da Chiesi Italia e di cui abbiamo parlato con Lorenza De Martinis, Patient Advocacy Manager - Chiesi Italia

Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
In un mondo in cui la sanità è in costante evoluzione, la voce e l’esperienza dei pazienti sempre più diventano fondamentali per guidare la ricerca, lo sviluppo e l’offerta dei farmaci. Attraverso la Patient Advocacy, i pazienti stanno acquisendo un ruolo sempre più centrale nel plasmare il futuro delle cure mediche. Storie e testimonianze hanno ispirato innovazioni cruciali, accelerato la ricerca scientifica e contribuito a migliorare la qualità della vita di coloro che affrontano malattie acute e croniche. Questa forma di coinvolgimento dei pazienti e delle relative associazioni contribuisce a migliorare la qualità della cura andando incontro ai loro bisogni. Per comprendere al meglio la sinergia che si può generare tra azienda e associazioni, diventa sempre più necessario rendere il personale aziendale adeguatamente sensibilizzato, informato e formato. 

Potrebbe descriverlo brevemente? 
Sensibilizzare, formare e informare la popolazione aziendale sono state le tre parole chiave su cui si è basato l’evento del “Patient Partnership Day”, il cui intento è stato quello di realizzare un’occasione di formazione professionale che ha permesso ad ogni persona di Chiesi di conoscere e comprendere a pieno il mondo delle Associazioni Pazienti e i relativi valori. Questo primo incontro ha messo le basi per le edizioni future, grazie anche al racconto e alla testimonianza delle persone coinvolte. La prima parte della giornata ha visto il coinvolgimento di Teresa Petrangolini che, con una Lectio Magistralis, ha raccontato 40 anni della Patient Advocacy: da dove si è partiti, i successi ottenuti e soprattutto gli obiettivi ancora da raggiungere. Poi sono intervenute le Associazioni di pazienti, con le loro storie e le best practice. Nella seconda parte della mattinata Chiesi Italia ha ospitato il talk The Patient’s Voice durante il quale le associazioni pazienti invitate, hanno avuto la possibilità di confrontarsi direttamente con stakeholder istituzionali e politici. 

Che risultati avete o volete raggiungere? 
L’evento è stato accolto con grande entusiasmo dai partecipanti, che hanno espresso apprezzamenti per l’eccellente organizzazione e per l’alto livello di coinvolgimento del personale di sede; inoltre, l’importante copertura giornalistica ha giocato un ruolo cruciale nel diffondere l’impatto positivo dell’iniziativa, amplificandone la risonanza e raggiungendo un pubblico ancora più vasto. 

Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito? 
Sarà cruciale adottare un approccio che includa la formazione continua, la comunicazione trasparente e l’engagement attivo. Le aziende dovranno organizzare iniziative che forniscano una comprensione approfondita dei diritti dei pazienti e delle loro esigenze. Inoltre, è fondamentale sviluppare campagne di comunicazione interne ed esterne per diffondere informazioni chiave e storie di successo che evidenzino l’impatto positivo della Patient Advocacy. Come Organizzazione coinvolgiamo i dipendenti in iniziative di volontariato e progetti di community per creare un senso di responsabilità condivisa e di empatia nei confronti dei pazienti e delle loro famiglie. Collaborare con le Associazioni di pazienti assicura che le loro voci siano ascoltate, rispettate e siano tenute in considerazione in ogni fase del processo decisionale. 

Qual è l’aspetto principale dell’Institutional & Patient Event che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni? 
L’aspetto principale sarà la promozione di un approccio collaborativo e interdisciplinare alla cura della salute, focalizzandosi sulla creazione di reti di supporto che coinvolgano non solo i professionisti sanitari, ma anche i pazienti stessi e le loro famiglie. Questi eventi metteranno l’accento sulla condivisione delle conoscenze tra diverse specialità mediche, le esperienze dei pazienti e la costruzione di reti di interazione con le Istituzioni, al fine di sviluppare soluzioni innovative e sostenibili che migliorino la qualità della vita dei pazienti e promuovano un sistema sanitario più equo e reattivo. 



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