Francesca Dri
Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
L’idea è nata dalla nostra volontà di avere un impatto ambientale positivo attraverso iniziative concrete. Considerando che una porzione significativa della nostra popolazione viaggia regolarmente e percorre lunghe distanze, le emissioni da trasporto giocano un ruolo significativo nel nostro bilancio ambientale complessivo. Questa iniziativa non solo mira a mitigare l’impatto ambientale delle nostre operazioni quotidiane, ma anche a promuovere pratiche aziendali responsabili e innovative nell’ambito delle nostre operazioni e nel settore farmaceutico.
Potrebbe descriverlo brevemente? Il nostro progetto mira alla completa transizione dell’intera flotta aziendale di Ipsen da veicoli a combustione tradizionali a veicoli elettrici. Questa iniziativa è stata avviata considerando l’importante impatto ambientale delle nostre operazioni, specialmente per quanto riguarda le emissioni di CO2 generate dai nostri spostamenti, essenziali per le attività dei nostri informatori scientifici operanti sul territorio.
Che risultati avete o volete raggiungere?
Gli obiettivi principali del nostro progetto sono già stati in larga parte raggiunti con il completamento di tutti gli ordini all’inizio del 2024. Nel 2025, prevediamo di avere l’intera flotta aziendale alimentata elettricamente. Questa transizione ci consentirà di ridurre le emissioni di CO2 del 95%. A lungo termine, continueremo a monitorare e ottimizzare l’efficienza della nostra flotta elettrica per massimizzare i benefici ambientali e garantire un futuro più sostenibile.
Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
Nonostante i progressi significativi finora compiuti, vedo alcune sfide cruciali da affrontare nel percorso verso la sostenibilità totale. Una delle principali questioni è l’infrastruttura di ricarica, che per supportare una flotta completamente elettrica deve prevedere sufficienti e adeguate stazioni di ricarica dislocate su tutto il territorio. Al momento, se le grandi zone urbane e metropolitane sono ben fornite di stazioni di ricarica, le aree rurali o periferiche ne sono carenti, generando potenziali disagi. Pensando al futuro, dobbiamo continuare a esplorare soluzioni innovative per migliorare l’efficienza energetica dei veicoli elettrici stessi, magari integrando tecnologie avanzate di gestione dei dati e dell’energia. Parallelamente, l’integrazione di strategie di gestione della flotta più intelligenti potrebbe aiutarci a ottimizzare l’utilizzo dei veicoli e ridurre ulteriormente l’impatto ambientale complessivo delle nostre operazioni di mobilità.
Qual è l’aspetto principale del Corporate Social Responsibility che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
In futuro, ritengo che la trasparenza e la responsabilità saranno cruciali per il Corporate Social Responsibility (CSR). Le aziende dovranno dimostrare un impegno autentico verso la sostenibilità ambientale, l’equità sociale e la governance etica. In particolare, l’integrazione di criteri ESG (Environmental, Social, and Governance) diventerà sempre più importante, non solo per rispondere alle aspettative dei consumatori e degli investitori, ma anche per guidare un cambiamento reale verso un’economia più sostenibile e inclusiva.