#lsea2024

It’s in our Blood 2.0

Eszter Bagdi
Giulia Gentili

“It’s in our blood” è la campagna di comunicazione interna rivolta ai dipendenti di Pfizer con l’intento di fornire informazioni sulle malattie onco ematologiche. Abbiamo approfondito l’argomento con Giulia Gentili, Hematology Brand Manager ed Eszter Bagdi, Colleague Communications & Engagement Sr Manager

Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge
Giulia Gentili (GG): Settembre è il mese di sensibilizzazione sui tumori del sangue ed è sempre un momento importante per porre l’attenzione sulle malattie onco‑ematologiche (leucemie, linfomi e mielomi) e far conoscere i bisogni delle persone che ne sono colpite, dei loro familiari e dei caregiver. Pfizer è da oltre dieci anni in prima linea nella lotta contro queste patologie con soluzioni terapeutiche innovative e campagne informative per sensibilizzare tutti su tali patologie. “It’s in our blood” è la campagna di comunicazione interna rivolta ai dipendenti con l’intento di fornire informazioni su queste patologie, far conoscere l’impegno di Pfizer in quest’area terapeutica e quindi renderli consapevoli dell’importanza del loro lavoro quotidiano.

Potrebbe descriverlo brevemente?
GG: A settembre 2023, la BU Oncology ha lanciato la seconda edizione della campagna interna rivolta a tutti dipendenti dell’azienda in Italia per aumentare il livello di consapevolezza sui tumori onco-ematologici, far conoscere l’impegno di Pfizer e, riconoscendo l’importanza del loro lavoro svolto ogni giorno, coinvolgerli attivamente per stare accanto ai pazienti e alle associazioni che li rappresentano.

I dipendenti sono stati coinvolti in alcune iniziative programmate nel mese di settembre proposte nell’ambito della campagna “It’s in our blood 2.0” e invitati a:

  • Partecipare alla realizzazione di una foto di gruppo da diffondere sui canali social istituzionali di Pfizer a testimonianza dell’impegno dell’azienda nella lotta continua e condivisa contro i tumori del sangue,
  • Iscriversi alla settima Edizione di Fitwalking for AIL, la passeggiata solidale non competitiva che si tiene ogni anno a Roma e in contemporanea in altre 20 città italiane e la cui quota d’iscrizione contribuisce a sostenere i progetti dell’Associazione in favore della Ricerca e dell’assistenza ai pazienti con tumori del sangue e ai loro familiari,
  • Effettuare una donazione di sangue presso l’unità mobile di EMA Roma allestita nello spazio aziendale, un gesto responsabile e concreto per sostenere i pazienti politrasfusi del Policlinico Tor Vergata.

Alla fine del mese tutti i colleghi hanno ricevuto piccolo “reminder”, un tappetino per il mouse con il claim della campagna, per ricordare ogni giorno che supportare le persone con tumori del sangue è onore, responsabilità e passione: It’s in our Blood.

Che risultati avete o volete raggiungere?
Eszter Bagdi (EB): Guardando i numeri delle statistiche, abbiamo raggiunto un elevato livello di engagement dei dipendenti:

  • + di 25 colleghi della sede di Roma hanno donato il sangue 
  • circa 140 colleghi hanno partecipato alla foto di gruppo
  • oltre 60 colleghi si sono iscritti alla Fit Walking for AIL

Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
(EB): Pfizer è un’azienda con la missione di migliorare la salute delle persone e in questo ogni dipendente ha un ruolo fondamentale. Non solo con il proprio lavoro ogni giorno, ma anche attraverso azioni concrete per sostenere i pazienti e caregiver, diventando ambasciatori verso l’esterno. Ognuno di noi diffonde messaggi importanti come l’importanza della prevenzione delle malattie oncologiche ma, attraverso le proprie azioni, diventa anche un cittadino socialmente responsabile. Per questo motivo, da tempo sensibilizziamo i colleghi sulle patologie che da sempre combattiamo come azienda, in modo che possano aiutare loro stessi e le altre persone a “prendersi cura di sé”, trasmettendo l’impegno e la responsabilità di Pfizer e di tutti noi.

Qual è l’aspetto principale dell’Internal Campaign & HR Project che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
(EB): L’informazione e la prevenzione sono essenziali per vivere meglio e più in salute. Inoltre, come cittadini responsabili, dobbiamo anche contribuire ad una società più equa, dove ogni persona possa accedere alle cure. Per questo rimane la necessità di continuare a informare ed educare le persone, in questo caso i dipendenti, che a loro volta sono anche cittadini e pazienti. Resta quindi nostro obiettivo coinvolgerli nel supportare le associazioni pazienti che sostengono i bisogni delle persone che sono colpite da queste patologie, dei loro familiari e dei caregiver e promuovere comportamenti responsabili, rivolti alla prevenzione e alle attività volte a migliorare la qualità di vita.



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