Marco Gambino
Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
L’idea di realizzare questo progetto nasce dalla volontà di offrire ai dirigenti sanitari della Regione Sicilia un percorso formativo innovativo e personalizzato, basato su una partnership pubblico-privato, che li aiuti a sviluppare formule organizzative e gestionali efficaci in risposta alle sfide del sistema sanitario regionale. Il progetto si rivolge ai direttori generali, ai direttori amministrativi e ai direttori sanitari delle aziende sanitarie e ospedaliere della Regione Sicilia, con l’obiettivo di coinvolgerli in una serie di workshop tematici e laboratori applicativi, che affrontano diversi aspetti dell’innovazione organizzativa, del value-based procurement, della presa in carico dei pazienti cronici e fragili e delle possibili modalità di collaborazione tra pubblico e privato.
Potrebbe descriverlo brevemente?
Il progetto si articola in tre fasi:
– La prima fase consiste in un’attività di analisi e progettazione, condotta da uno steering committee composto da esperti di Novartis e referenti regionali, che ha il compito di individuare le tematiche di maggiore interesse per i partecipanti e di costruire i materiali didattici.
– La seconda fase consiste nella realizzazione di cinque workshop che approfondiscono i seguenti argomenti: DM77 e innovazione organizzativa per l’assistenza territoriale, processi oltre i muri, CdC, OdC, COT nella presa in carico della cronicità e nella transitional care dei fragili, comprendere e classificare un PPP, soluzioni innovative di acquisto e value-based procurement.
– La terza fase consiste nella redazione di un report finale, che raccoglie le principali evidenze e proposte emerse dai workshop, e che può essere utilizzato come strumento di supporto alla programmazione regionale e/o aziendale. Il report sarà presentato e discusso in un evento conclusivo, che vedrà la partecipazione di tutti gli attori coinvolti nel progetto.
Che risultati avete o volete raggiungere?
Tra i risultati possiamo elencare i seguenti:
– Aumentare la conoscenza delle opportunità e dei limiti del DM77 e delle altre normative nazionali e regionali in materia di innovazione organizzativa per l’assistenza territoriale.
– Favorire il confronto e lo scambio di buone pratiche tra i diversi attori coinvolti nel sistema sanitario regionale, sia a livello centrale che periferico.
– Stimolare la riflessione e la sperimentazione di modelli organizzativi e gestionali innovativi, basati sulle esigenze dei pazienti e sul valore aggiunto delle prestazioni erogate.
– Sviluppare competenze e strumenti per la definizione, la valutazione e la gestione di partnership pubblico-privato, in linea con gli obiettivi strategici regionali e aziendali.
Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
– Promuovere la diffusione e la condivisione delle buone pratiche e dei modelli organizzativi tra le aziende sanitarie della Regione, favorendo il benchmarking e l’apprendimento reciproco.
– Coinvolgere gli stakeholder interni ed esterni nel processo di innovazione, valorizzando le loro competenze, aspettative e bisogni, e creando un clima di fiducia e collaborazione.
– Monitorare e valutare gli impatti delle soluzioni innovative proposte, sia in termini di efficacia ed efficienza che di qualità e soddisfazione dei pazienti e degli operatori sanitari.
Qual è l’aspetto principale del Market Access & Public Affair che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
Tra gli aspetti principali del Market Access & Public Affair che saranno più importanti nei prossimi anni, a mio avviso, vi sono la capacità di adattare le soluzioni innovative alle esigenze e alle priorità delle diverse realtà regionali, tenendo conto delle differenze di contesto, risorse e organizzazione. La capacità di dimostrare il valore aggiunto delle soluzioni innovative in termini di miglioramento dei risultati clinici, della qualità della vita dei pazienti e degli operatori sanitari, e dell’efficienza del sistema sanitario. La capacità di costruire relazioni di lungo termine con i decisori pubblici e i portatori di interesse, basate sulla trasparenza, la fiducia e la condivisione di obiettivi e visioni comuni.