Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
Il Team Novo Nordisk è la prima squadra di ciclisti professionisti al mondo composta esclusivamente da atleti affetti da diabete. Ogni giorno, con determinazione, gli atleti dimostrano che l’innovazione nel trattamento e l’impatto che ne deriva in termini di qualità della vita è di fondamentale importanza, tanto da permettergli di gareggiare in qualsiasi circuito e competizione a livello internazionale. Nel 2023, per celebrare 100 anni di innovazioni del trattamento del diabete, Novo Nordisk ha rinnovato la partnership con il Team per continuare a supportare gli atleti nella loro importante missione: ispirare, educare e responsabilizzare tutte le persone affette da diabete a perseguire i loro sogni.

Potrebbe descriverlo brevemente?
In occasione della Giornata Mondiale del Diabete, che si celebra in tutto il mondo il 14 novembre, Novo Nordisk ha proiettato in alcuni cinema d’Italia, in 16 tappe-città, il docufilm sul Team Novo Nordisk. Le città coinvolte sono state: Padova, Trapani, Pescara, Oristano, Catania, Reggio Calabria, Livorno, Verona, Bari, Pesaro, Mesagne, Torre Annunziata, Varese, Torino, Milano, Parma. L’obiettivo è stato quello di dare speranza e consapevolezza a tutte le persone che vivono con il diabete mostrando come, attraverso una corretta gestione della patologia, si possa vivere a pieno e senza limiti i propri sogni raggiungendo traguardi prima impensabili.

Che risultati avete o volete raggiungere?
È stato proiettato il docufilm “Ride for your L1fe – Ispirare per realizzare un sogno: campioni in bici col diabete si può” – visibile a questo link Team Novo Nordisk: Ride For Your L1fe (youtube.com) per mostrare e raccontare la missione del Team Novo Nordisk. Aumentare la consapevolezza sulla malattia, sottolineare l’importanza dell’innovazione nella gestione di una malattia cronica e promuovere stili di vita sana anche attraverso lo sport sono stati i principali obiettivi raggiunti non solo da Novo Nordisk, ma da tutti gli stakeholder coinvolti. Amministrazioni locali, Aziende Sanitarie, clinici e associazioni pazienti insieme, in tutta Italia, per ispirare e incoraggiare le persone con diabete, dimostrando che vivere con il diabete non deve essere un freno per i propri sogni. Una testimonianza concreta per dimostrare che trattamenti innovativi e uno stile di vita attivo sono fondamentali per migliorare la qualità della vita delle persone… oltre ogni limite!

Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
Gli atleti del Team Novo Nordisk, la loro capacità di convivere con la patologia, le loro sfide e i loro successi sono un potente promemoria di come, con determinazione e adeguato supporto, il diabete non è più un ostacolo al raggiungimento dei propri sogni. Rendere protagoniste le persone con malattie croniche, dando loro voce e mostrando la loro esperienza è un modo concreto informare, per educare, per motivare altri pazienti e per promuovere una visione positiva e proattiva della patologia. In tal senso, è sempre più importante un approccio integrato e collaborativo che metta il paziente al centro del sistema salute. Per fare questo, collaborazione e dialogo tra pazienti, comunità scientifica e policy makers possono creare le condizioni per una gestione innovativa della cronicità e la promozione di innovazioni capaci di migliorare la qualità della vita e ridurre il carico delle malattie croniche sulla società.

Qual è l’aspetto principale del Patient Advocacy Program che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
Restando in tema di collaborazione multisettoriale, sarà importante promuovere piattaforme di dialogo che riuniscono i diversi attori del sistema salute, ossia pazienti, professionisti sanitari, ricercatori, istituzioni, think tank e aziende. Nell’ambito del Patient Advocacy assume ancor più rilevanza il coinvolgimento dei pazienti e delle loro associazioni e la loro partecipazione attiva nei processi decisionali. La loro visione e la loro diretta testimonianza, infatti, sono elementi di estremo valore in quanto da un lato promuovono il loro empowerment, rendendoli più informati e autonomi nella gestione della propria patologia, aumentando l’aderenza ai trattamenti e la soddisfazione; dall’altro, favorisce la trasparenza e la fiducia, stimolando innovazione e ricerca per rispondere meglio alle necessità reali dei pazienti.