Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
Matteo Tombolato: A maggio 2023, viene dichiarata la fine dell’emergenza sanitaria di carattere internazionale relativa al Covid-19: dalla pandemia ad alto coinvolgimento attivo di tutti gli stakeholders della sanità pubblica, si entra in un periodo di transizione verso l’endemia, che presenta ancora aree di incertezza verso l’evoluzione sia epidemiologica sia gestionale del Covid-19. Per dare maggiore chiarezza e guida agli operatori sanitari coinvolti nella prevenzione e gestione del Covid-19 quali MMG, farmacisti, igienisti e infettivologi, diviene fondamentale che le loro rappresentanze scientifiche abbiano un luogo di confronto, incontro e comunicazione per fare il punto della situazione sul Covid-19. 

Potrebbe descriverlo brevemente?
Matteo Tombolato: Per rispondere all’esigenza informativa degli operatori sanitari maggiormente coinvolti nel Covid-19 è nato il progetto “Covid Continuous Community”, una serie di eventi ibridi in formato talk show per fornire ai partecipanti un momento di dialogo su importanti tematiche quali:

• Le più recenti evidenze scientifiche su Covid-19 e Long Covid
• La prevenzione e il trattamento del Covid-19
• Esempi concreti di esperienza clinica

Che risultati avete o volete raggiungere?
Matteo Tombolato: L’obiettivo chiave era non sono quello di riunire i maggiori esponenti delle più importanti Società Scientifiche Nazionali e delle Associazioni di Categoria (complessivamente 8), ma anche di coinvolgere i partecipanti su importanti tematiche di prevenzione sanitaria sul Covid relativamente la popolazione fragile. I risultati sono stati veramente impattanti con oltre 600 HCP che hanno partecipato ai 3 eventi live e più di 800 che invece hanno usufruito della visione dei contenuti in modalità on demand.

Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
Giulia Agostini: Il tema Covid è in continua evoluzione così come il suo andamento epidemiologico. Per poter fronteggiare il futuro e proteggere la popolazione più anziana è fondamentale non dimenticare il passato e continuare a lavorare assieme per prevenire quanto più possibile il rischio nei pazienti fragili per vivere in serenità il presente e il futuro.

Qual è l’aspetto principale del Marketing Education Program che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
Giulia Agostini: Qualità e varietà del formato dei contenuti scientifici e velocità di esecuzione. Un altro elemento sicuramente fondamentale sarà la possibilità di creare delle vere e proprie community di esperti in dialogo con gli operatori sanitari, in modo da permettere ai clinici non solo di approfondire ulteriormente le proprie conoscenze su argomenti specifici e innovativi, ma anche di confrontarsi e di interagire tra loro. Abbiamo cercato di inserire tutti questi aspetti all’interno del nostro progetto e lo prenderemo come base di partenza per continuare a migliorare la qualità dei nostri Marketing Education Program.