Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
Il progetto “Skin Health Academy”, nato nel 2021 grazie al supporto di Hollister Italia, promuove una cultura della prevenzione per migliorare la qualità di vita di chi vive con una stomia e la qualità del lavoro di chi se ne prende cura. La stomia è una condizione che riguarda circa 85.000 persone in Italia, la cui vita viene impattata dal punto di vista fisico ma anche emotivo e sociale. Queste persone, si ritrovano a convivere con un dispositivo medico per la raccolta di feci/urine sempre attaccato alla pelle per un periodo breve o magari per tutta la vita, e questo spesso le espone anche a fastidiose complicanze della cute. Complicanze che hanno un impatto anche sui costi del sistema sanitario.

Potrebbe descriverlo brevemente?
“Skin Health Academy” ha unito per la prima volta Infermieri Stomaterapisti e Dermatologi e si basa su tre pilastri principali:

Formazione: ogni partecipante segue un percorso di alta formazione certificata dedicato a elevare le competenze su tutti i temi che riguardano la conoscenza della cute.

Evidenze: i partecipanti lavorano alla generazione di evidenze e alla realizzazione di strumenti innovativi che rendano concreta la prevenzione nella pratica clinica quotidiana.

Supporto alla comunità: attraverso la realizzazione di materiali educativi che affrontano gli aspetti clinici ma anche suggerimenti per il ritorno alla vita.

Che risultati avete o volete raggiungere?
Abbiamo raggiunto risultati significativi finora, tra cui la formazione di 40 infermieri stomaterapisti provenienti da tutta Italia, che hanno ottenuto la certificazione di Skin Health Experts. Il primo studio osservazionale realizzato dal gruppo è stato pubblicato su una importante rivista scientifica, “Healthcare MDPI”, ed è grazie ad esso che per la prima volta in Italia si parla di una Carta del Rischio per la stomia. Questo strumento consentirà ai clinici di identificare prima i fattori di rischio che possono portare a complicanze e agire d’anticipo, offrendo un’assistenza migliore e personalizzata sui bisogni individuali. Abbiamo diffuso materiali educativi negli ospedali italiani e offriamo spunti e suggerimenti sulla seguitissima pagina Facebook SkinHealthAcademySocial. Un importante riconoscimento del valore di quello che stiamo facendo sono anche i patrocini di AIOSS e SIDeMast.

Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
Investire sulla prevenzione: si parla molto di prevenzione ma poi non sempre è facile realizzarla concretamente. Credo quindi che sia importante sensibilizzare tutti gli attori coinvolti per contribuire, ognuno nel proprio ambito, a costruire gli strumenti che servono in termini di formazione, tecnologia ed innovazione. Agire sull’empowerment di chi è curato: educare a prendersi cura di sé in modo corretto, a chiedere aiuto al momento giusto e far comprendere che spesso molti piccoli gesti del quotidiano possono prevenire problemi più grandi. Questo è importante per avere una migliore qualità di vita ma può portare un contribuito anche all’efficienza del nostro sistema sanitario.

Qual è l’aspetto principale del Marketing Project che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
Sono contenta che un progetto di marketing riesca a dare un contributo concreto nel realizzare la missione che la mia azienda condivide con i professionisti sanitari ovvero rendere più dignitosa e gratificante la vita di chi vive con una stomia. Nei prossimi anni ci auguriamo di riuscire a portare anche ai tavoli istituzionali il valore del grande lavoro fatto ogni giorno dagli infermieri stomaterapisti, una figura chiave il cui ruolo merita il giusto riconoscimento.