Livia Casali
Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
Il progetto si inserisce nel contesto terapeutico della Colangite Biliare Primitiva (nota anche come PBC), una malattia cronica, rara, autoimmune del fegato che colpisce in Italia oltre 18.000 persone. Se non adeguatamente riconosciuta e trattata, rischia di evolvere a complicanze epatiche maggiori come cirrosi epatica e richiedere il trapianto di fegato o addirittura decesso del paziente. L’expertise nel campo delle patologie autoimmuni del fegato non è omogeno ed univoco sul territorio nazionale. Ne consegue il rischio di una presa in carico del paziente non tempestiva e non appropriata. Pertanto, Advanz Pharma ha deciso di sostenere la comunità scientifica attraverso la formazione dei clinici, per una gestione condivisa ed omogenea sul territorio nazionale.
Potrebbe descriverlo brevemente?
Il PBC Day è un evento educazionale rivolto a clinici afferenti ai dipartimenti di gastroenterologia e medicina interna. Il percorso scientifico è stato disegnato grazie alla supervisione di un gruppo di sei clinici di riferimento nella PBC e un rappresentante dell’associazione pazienti facenti parte dello Steering Committee e la Direzione Medica di Advanz Pharma. L’evento formativo si è sviluppato in due mezze giornate in presenza seguendo il concept “paziente al centro, futuro intorno” intersecando l’aggiornamento scientifico d’eccellenza con i bisogni del paziente con PBC. Questo fil rouge ha ispirato tutto il progetto, a partire dalla costruzione del logo alla definizione del programma scientifico, articolato in 5 stage che hanno ripercorso le tappe fondamentali del percorso di cura del paziente. Grazie al format altamente interattivo e dinamico, il programma ha alternato sessioni plenarie e workshop che hanno permesso nito ai partecipanti di fare rete a livello nazionale. La continuità dell’engagement è stata offerta attraverso la realizzazione di attività pre e post evento.
Che risultati avete o volete raggiungere?
I 115 clinici che hanno partecipato hanno avuto la possibilità di confrontarsi con 27 opinion leader esperti in PBC di rilevanza nazionale ed internazionale. Il 67,3% dei delegati era di sesso femminile e il 55% avevano un’età media compresa tra i 24-29 anni, riflettendo l’impegno di Advanz Pharma nella “gender equity, diversity and inclusion”. Complessivamente sono state erogate 10 ore di formazione, di cui 3 di workshop, diversificati nei contenuti con modalità interattiva e digitale. La centralità del paziente è stata presente attraverso letture dedicate ed attraverso 5 video emozionali di apertura di ogni stage, redatti in collaborazione con le associazioni pazienti. La maggior parte dei partecipanti ha dichiarato che raccomanderebbe ad un proprio collega di partecipare a una prossima edizione del PBC Day e che i temi trattati avranno un impatto sulla propria pratica clinica. Al termine dell’evento i partecipanti hanno proseguito l’approfondimento scientifico post-evento attraverso quattro PBClips e un Booklet contenente gli highlights dell’evento. Infine, la realizzazione dell’evento è stata accompagnata da un press-release che ha avuto 1,2 milioni di readership dopo soli 3 giorni.
Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
La formazione scientifica e sanitaria rivolta ai clinici è di vitale importanza per la perpetuazione dell’expertise in campo medico. In futuro sarà fondamentale garantire programmi e format di eccellenza, individuando e attuando quegli elementi di innovatività, offerti anche dall’intelligenza artificiale, in linea con le esigenze della comunità scientifica, anche più giovane, con attenzione critica a diversificare i programmi evitando di correre il rischio di avere una over-espressione di eventi educazionali che trattino gli stessi temi con modalità analoghe.
Qual è l’aspetto principale degli Eventi Stand Alone che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
Le modalità di conduzione di stand alone probabilmente offriranno in futuro delle novità. Tuttavia, continuare a garantire il confronto peer-to-peer della comunità scientifica sarà fondamentale per la disseminazione omogenea delle conoscenze e delle competenze.