#lsea2024

Zanu Express:

l'esperienza di un accesso
rapido sul mercato Italiano
Regione Sicilia

Chiara Cernetti

Zanubrutinib è un per la cura di Leucemia Linfatica Cronica (LLC), Macroglobulinemia di Waldenstrom (MW) e il Linfoma della Zona Marginale (MZL) che ha ottenuto la rimborsabilità in Italia in tempi molto più brevi della media italiana. A produrlo è Beigene e noi ne abbiamo parlato con Chiara Cernetti, Market Access Director BeiGene Italy. Parte del team anche Paolo Conforti, Senior Field Market Access Manager BeiGene Italy, Sara Manurita, Senior Market Access Manager BeiGene Italy, Marcello Migliorati, Senior Field Market Access Manager BeiGene Italy, Marica Pino, Senior Field Market Access Manager BeiGene Italy, Maurizio Tardi, Senior Field Market Access Manager BeiGene Italy

Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
Beigene è un’azienda approdata in Italia nel 2020 che si pone l’obiettivo di immettere sul mercato farmaci di grande impatto in ambito oncoematologico e che siano accessibili in tempi rapidi a un numero sempre maggiore di pazienti nel mondo. Zanubrutinib, il primo farmaco di Beigene arrivato in Italia, ha ottenuto, in linea con la vision aziendale, un accesso rapido sia a livello nazionale che regionale nonostante un’organizzazione aziendale nuova e snella.

Potrebbe descriverlo brevemente?
Zanubrutinib è un inibitore covalente irreversibile di nuova generazione della tirosin-chinasi di Bruton (BTK) che ha ottenuto la rimborsabilità in Italia in tempi estremamente rapidi, molto più brevi della media italiana sia a livello nazionale che regionale in tre indicazioni: Leucemia Linfatica Cronica (LLC), Macroglobulinemia di Waldenstrom (MW) e il Linfoma della Zona Marginale (MZL).

Che risultati avete o volete raggiungere?
Zanubrutinib ha ottenuto un accesso nazionale tra i 10,5 e i 12 mesi per le tre indicazioni per cui è attualmente rimborsato in Italia, valori significativamente inferiori rispetto alla media nazionale (14-18 mesi) e un accesso regionale altrettanto rapido (50% inferiore rispetto alla media nazionale). Continuare a garantire un rapido accesso alle cure ai pazienti favorendo la sostenibilità del sistema.

Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
Nell’ambito dell’accesso dei farmaci sul mercato italiano, sappiano che con la vecchia organizzazione dell’AIFA il tempo tra l’autorizzazione Europea e la rimborsabilità in Italia è stato di circa di 14 mesi. Questo dato, positivo rispetto alla media europea, lascia comunque margini di ottimizzazione affinché le migliori terapie raggiungano tempestivamente i pazienti che possano beneficiarne. Semplificare le procedure di accesso regionale e locale al fine di evitare la replicazione delle attività e di allungare ulteriormente il percorso di accesso del farmaco. Generare evidenze sui tempi di accesso regionali per singole classi di farmaco. Anticipare la comunicazione della rimborsabilità di un nuovo farmaco tra l’agenzia regolatoria e le regioni per ottimizzare la loro programmazione.

Qual è l’aspetto principale del Market Access & Public Affair Program che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
Garantire continuità operativa di tutte le attività alla luce dell’evoluzione del contesto nazionale ed europeo (nuovo regolamento EU-JCA, nuova organizzazione AIFA). Incrementare la partnership tra pubblico e privato per garantire un omogeneità e tempestività di accesso delle terapie ai pazienti e una migliore programmazione che favorisca la sostenibilità del sistema.

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